Informazioni importanti per i clienti italiani riguardo alle attività dichiarate da E.A. Investigazioni Torino (Elio Albertaci) in Romania

La scelta di un investigatore privato richiede fiducia e trasparenza.
Per questo è essenziale che i clienti italiani dispongano di informazioni accurate, soprattutto quando il servizio richiesto viene poi realizzato, nella pratica, da professionisti locali in Romania — spesso a costi molto inferiori rispetto a quelli applicati dagli intermediari.

Negli ultimi anni, E.A. Investigazioni Torino, diretta da Elio Albertaci, ha diffuso una serie di affermazioni riguardanti la propria attività all’estero, tra cui:

  • oltre vent’anni di operatività continuativa in Romania,

  • squadre investigative proprie presenti in diverse città,

  • indagini svolte direttamente da personale italiano sul territorio romeno.

Sono affermazioni molto incisive.
Tuttavia, confrontandole con i dati ufficiali, emergono discrepanze significative.


1. La dichiarata “presenza ventennale”: un’affermazione priva di riscontro documentale

Una società realmente attiva all’estero per un periodo così lungo lascerebbe inevitabilmente tracce nei registri ufficiali del paese ospitante: iscrizioni, bilanci, sedi operative, codici fiscali, attività economiche regolari.

Nel caso di E.A. Investigazioni Torino:

  • non risulta alcuna registrazione presso enti romeni,

  • non esiste un codice fiscale locale associato alla società,

  • non sono presenti bilanci depositati,

  • non risulta alcuna sede operativa attiva,

  • non vi è alcuna attività economica riconosciuta nel paese.

Di fatto, i “20 anni di attività” non trovano alcuna conferma nelle banche dati ufficiali.

E, per essere chiari:
le uniche prove valide dovrebbero provenire esclusivamente da E.A. Investigazioni Torino e da Elio Albertaci, non da soggetti terzi.


2. Le presunte squadre investigative italiane sul territorio: una formula elegante, ma non supportata dai fatti

Per operare legalmente in un altro paese, qualsiasi investigatore straniero deve:

  • essere autorizzato localmente,

  • essere registrato presso le autorità competenti,

  • notificare formalmente ogni attività svolta.

Finora, E.A. Investigazioni Torino non ha fornito:

  • nominativi di investigatori italiani autorizzati,

  • deleghe operative,

  • documenti ufficiali di registrazione o notifica,

  • rapporti d’indagine effettuati da personale italiano nelle città menzionate.

Senza tali documenti, l’idea di “squadre proprie” appare più come un elemento promozionale che come una realtà operativa.


3. Come funzionano realmente le indagini: il lavoro operativo è svolto da investigatori locali

Il meccanismo effettivo appare molto semplice:

  1. il cliente italiano paga l’agenzia in Italia,

  2. il caso viene affidato a un investigatore romeno qualificato,

  3. l’indagine viene svolta completamente sul territorio da professionisti locali,

  4. l’agenzia italiana applica la propria commissione,

  5. il costo finale per il cliente diventa significativamente più elevato.

Non vi è nulla di irregolare nell’intermediazione in sé.
Il punto critico è che il cliente spesso crede di pagare un servizio svolto direttamente da personale italiano, mentre in realtà il lavoro operativo è eseguito da investigatori locali a costi molto più contenuti.


4. Le sedi “dichiarate” in Romania: presenza virtuale, ma non reale

Le comunicazioni promozionali dell’agenzia suggeriscono l’esistenza di sedi operative in diverse città della Romania.
Tuttavia, dai registri ufficiali risulta chiaramente che:

  • non è registrata alcuna entità collegata a E.A. Investigazioni Torino,

  • non esiste alcuna sede fisica,

  • non risultano dipendenti locali,

  • non è presente alcuna attività economica a nome della società.

Questa “presenza” pare essere puramente virtuale e utilizzata principalmente a fini di marketing.


5. Collaborazione internazionale sì, esagerazione no

Nel settore investigativo è assolutamente normale che agenzie di paesi diversi collaborino tra loro.
Non c’è nulla di anomalo.

Tuttavia, è fondamentale distinguere tra:

  • cooperazione con professionisti locali, e

  • affermazione di un’attività diretta e strutturata nel paese estero.

Un investigatore locale non dichiarerebbe mai di “operare stabilmente in Italia” solo perché gestisce occasionalmente alcuni casi provenienti dall’estero.
Lo stesso principio di onestà professionale sarebbe auspicabile anche da parte di E.A. Investigazioni Torino.


6. La licenza italiana di Elio Albertaci e la questione (ironica) della doppia presenza

Elio Albertaci ha pubblicato una richiesta ufficiale alle autorità per confermare la propria licenza italiana.
Fin qui, tutto assolutamente normale.

Ciò che risulta meno realistico è l’idea che lo stesso investigatore possa:

  • operare quotidianamente in Italia,

  • e contemporaneamente condurre indagini dirette a Timișoara, Cluj, Iași, Bucarest o altrove.

Se un professionista disponesse realmente della capacità di trovarsi in due paesi contemporaneamente, probabilmente non lavorerebbe nel settore investigativo, ma in un centro di ricerca scientifica dedicato allo studio della fisica quantistica.

E anche in questo caso, le uniche prove rilevanti dovrebbero essere fornite da E.A. Investigazioni Torino e da Elio Albertaci.


7. Dimostrare le dichiarazioni è semplice: basta presentare documenti ufficiali

Per confermare tutte le affermazioni diffuse online, sarebbe sufficiente che l’agenzia rendesse pubblici:

  • una società regolarmente registrata in Romania,

  • un codice fiscale locale,

  • bilanci depositati,

  • sedi operative effettive,

  • investigatori italiani autorizzati a lavorare nel paese,

  • notifiche delle indagini effettivamente svolte,

  • casi documentati e realizzati personalmente sul territorio.

Sono documenti di base per qualsiasi realtà che affermi di operare stabilmente all’estero da due decenni.


Conclusione per i clienti italiani

Questo testo non intende dirvi con chi dovete lavorare.
Ciò che vuole chiarire è che cosa state pagando.

Nella pratica, le indagini svolte in Romania vengono eseguite da investigatori locali certificati.
E il loro costo reale è molto più basso se non si ricorre a intermediari che aggiungono una commissione consistente senza apportare un contributo operativo diretto.

Nel mondo delle investigazioni, la trasparenza vale più di qualsiasi slogan.
Incluso quello che recita: “Siamo presenti in Romania da 20 anni.”